Giulio Alessio Raia - Consulente Finanziario - Banca Widiba
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L’SFDR Sustainable Finance Disclosure Regulation

30/4/2021

 
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​L’Action Plan for Financing Sustainable Growth della Commissione Europea ha portato all’elaborazione di diverse leggi sulla finanza sostenibile. In particolare, l’introduzione del regolamento Ue 2019/2088 della Commissione Europea sull’Informativa di Sostenibilità dei Servizi Finanziari (Sustainable Finance Disclosure Regulation, o SFDR) il 10 marzo 2021 aumenta e uniforma i requisiti di reporting dei processi di investimento ESG in capo ai partecipanti ai mercati finanziari sia a livello aziendale sia di prodotto, rafforzando la trasparenza necessaria all’intero mercato. L’SFDR costituisce un primo, importante passo per promuovere un mercato europeo dei prodotti sostenibili per rafforzare un sistema alle prese con le sfide poste dal cambiamento climatico, ambientale e sociale. In particolare, impatta in modo molto significativo sulla comunicazione agli investitori, ad esempio attraverso specifici requisiti che interessano i documenti di offerta, la comunicazione commerciale, le relazioni periodiche. Di conseguenza i prodotti di gestione e le attività dei gestori saranno sempre più confrontabili rispetto alla modalità con cui incorporano la sostenibilità nelle politiche di investimento.
Nel 2020 c’è stata una forte richiesta da parte dei risparmiatori di investire in fondi sostenibili, di conseguenza i gestori di fondi sono stata costretti a cambiare strategia d’investimento, è così cresciuta ancora di più l’attenzione e l’implementazione della Finanza Sostenibile, oltre a dare un impulso al quadro normativo e regolamentare del settore. Numerosi fondi tradizionali hanno cambiato la propria denominazione inserendo nei propri titoli la scritta ESG per indicare il loro cambio di strategia d’investimento che rispetta le politiche ambientali, sociali e di governance.
Nel continente Europeo inoltre nel 2020 sono stati lanciati nuovi fondi ESG che hanno riscontrato grande successo. Gli investimenti sostenibili in Europa rappresentano la gran parte dei miliardi di dollari raccolti a livello globale nel quarto trimestre del 2020, seguiti dai fondi ESG degli Stati Uniti. Quali sono le strategie d’investimento più diffuse? Per quanto riguarda i fondi azionari, circa il 56% di questi, punta sull’esclusione per la definizione dell’universo investibile; seguono la strategia Best in Class che permette di selezionare le aziende con un maggior punteggio ESG nel settore industriale. Investire in modo sostenibile significa individuare nuove forme di business ed investire nel progresso e nella consapevolezza che ci siano aziende che puntino a risanare la situazione ambientale per creare un futuro migliore.
Tutti gli investitori quindi istituzionali e privati oltre ad investire nei fondi tradizionali possono dare una spinta sostenibile ai propri investimenti inserendo componenti ambientali, sociali e di governance (ESG). Gli asset investiti in strategie di investimento sostenibile sono cresciuti molto negli ultimi anni, è sicuramente un trend che non mostra segni di rallentamento. Per gli investitori responsabili che sono interessati ai rendimenti nelle obbligazioni ci sono i green bond e anche i nuovi social bond, emessi per aiutare a risanare l’economia gravemente danneggiata dall’arrivo della pandemia, un’occasione da non perdere.
Il mercato dei Green Bond è già una realtà, infatti nel primo trimestre del 2020 ha registrato circa 35 miliardi di dollari, attualmente il loro valore si aggira in torno a 485 miliardi di dollari e ci sono circa 500 emittenti a livello globale. I Green Bond rappresentano una grande opportunità per i Paesi Emergenti. La crescita delle emissioni è guidata dalla Cina, Asia orientale e la regione del Pacifico che rappresentano l’81% del mercato. L’IFC (International Finance Corporation) stima un potenziale complessivo di investimenti climatici di 29.400 miliardi di dollari nelle città dei mercati emergenti fino al 2030. Oltre ai Green Bond, sono investimenti diretti a sostenere aziende green, tutti quei finanziamenti che forniscono fondi alle aziende perché possano trasformarli in azioni concrete a vantaggio del clima.
Nel concreto i comparti d’investimento green tra i più interessanti del momento si trovano: negli USA dove si trovano aziende che riciclano i rifiuti, queste aziende sono quotate in borsa. In Europa, l’Unione europea impone ai Paesi membri di ridurre i rifiuti non differenziati e di favorire il riciclo delle materie. Per legge, in Italia, i comuni sono obbligati a dotarsi di un sistema di raccolta dei rifiuti che privilegia il differenziato. Da un punto di vista economico, tutto questo si traduce nella nascita di nuove aziende che avranno bisogno di finanziamenti per svilupparsi. Per gli investitori è importante mettersi alla ricerca di quei fondi che finanzieranno queste aziende.
Un altro tema molto importante in ambito d’investimento finanziario è quello di ridurre le emissioni nocive per l’uomo e il pianeta nell’aria. Molte società sono impegnate a ridurre le emissioni industriali e anche nella riduzione degli inquinanti generati in ambito domestico. Si può parlare anche di Trasporto Green inteso come società che producono autovetture elettriche e come aziende che producono tecnologie a supporto dell’automotive. La produzione di celle a combustibile è uno dei settori che si sta sviluppando molto, poiché il mercato delle auto elettriche sta esplodendo. A breve nasceranno aziende che offriranno servizi di sostituzione delle batterie, noleggio e così via. Bisogna ricordare anche che al giorno d’oggi anche il trasporto marittimo sta diventando green.
Gli investimenti green adesso si stanno facendo strada e un investitore preparato sa che deve esserci prima degli altri. Scegliere le giuste aziende, i giusti fondi, permetterà di trarre un grande vantaggio quando gli investimenti verdi diventeranno mainstream, dato che la frequente domanda ha già fatto aumentare il loro valore. Molti governi stanno modificando l’agenda di politica economica e hanno deciso di investire sulla decarbonizzazione e lo sviluppo di tecnologie pro-clima.

Rating di Sostenibilità Morningstar

27/3/2016

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Vi siete mai chiesti quale attività d’impresa vanno a finanziare i vostri investimenti? Vi è mai sorto il dubbio che contribuiscano ad alimentare l’inquinamento ambientale oppure lo sfruttamento dei lavoratori?

Il desiderio di avere una maggiore consapevolezza da parte degli investitori e il desiderio di investire solo in quelle società che dimostrano di avere particolare  attenzione a quelli che sono gli aspetti ambientali e sociali delle imprese, ha portato con il tempo le Società di Gestione a creare fondi ad hoc.

Morningstar ha introdotto il Rating di Sostenibilità per fornire agli investitori informazioni ulteriori sui fondi d’investimento, al di là di quelle fornite dalla Società di Gestione in merito alla responsabilità sociale dei fondi. I cosiddetti fondi Socialmente Responsabili (SRI) in genere hanno una corretta valutazione dei parametri riferiti all’Ambiente, alla Società ed alla Governance (ESG). Morningstar ha esteso questa valutazione, attraverso il Rating di Sostenibilità, a tutti i fondi, dando così la possibilità di confrontare fondi della stessa categoria, e valutare quanto le aziende nel portafoglio di un fondo gestiscano i fattori ambientali, sociali e di governance o di investimento.
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Giulio Alessio Raia - Consulente Finanziario Iscritto all'Albo Unico dei Consulenti Finanziari (OCF) del. n. 713 del 18/12/2015; Pianificatore Finanziario Economico e Patrimoniale Certificato UNI ISO 22222:2008; REA: NA – 947012; P.IVA 08269571215; Ufficio Consulenti Finanziari: Via Alessandro Scarlatti 201, 80127 Napoli (NA); Studio Privato: Corso Vittorio Emanuele 222, 80034 Marigliano (NA)